Contro i primi freddi e per rafforzare le difese immunitarie, ecco i nostri consigli su frutta e verdura da portare in tavola durante questo mese!
Topinambur. Originario del Nord America, il topinambur è anche noto come carciofo di Gerusalemme, girasole del Canada o rapa tedesca. Il nome scientifico Helianthus Tuberosus, insolito e unico, richiama un comportamento particolare dei suoi fiori. Frutto della combinazione di due parole greche, helios (sole) e anthos (fiore), questa denominazione si riferisce infatti alla tendenza a rivolgersi verso il sole delle infiorescenze. L’aspetto potrebbe ricordare quello di una patata maggiormente globulosa e dura. Ricco di sali minerali, tra cui il ferro, il fosforo e il potassio, questo tubero presente anche un elevato contenuto di vitamina A, C ed E. Bollito, in padella, fritto o ridotto in pure, sono tantissimi i modi per consumare il topinambur.
Noci. Originarie dell’Asia, le noci sono frutti secchi del noce comune, noto anche come Juglans regia. Presentano una forma ovale e una dimensione variabile di circa 3-4 centimetri di lunghezza. La buccia esterna di colore marrone è dura e spessa, mentre l'interno, dal colore chiaro, contiene la noce vera e propria. Dal sapore leggermente burroso e dolce, con una nota di amarezza, questi piccoli alimenti sono una buona fonte di acidi grassi, vitamine e sali minerali. Possono essere consumate da sole, aggiunte in insalate o yogurt, oppure come ingrediente di pietanze salate come nella baked potato con speck, scamorza e noci.
Tartufi. Dalle origini antichissime, alcuni studiosi sostengono che questo raro prodotto della terra fosse già noto all’epoca dei Sumeri e dei Babilonesi (IV-II millennio a.C.). Esistono molte specie di tartufi, ciascuna con le proprie caratteristiche e aromi unici. Tra le più rinomate troviamo il tartufo bianco, il tartufo nero e il tartufo estivo. Dal sapore forte e terroso, spesso descritto come "umami", e dalla forma irregolare e nodosa, i tartufi crescono sottoterra accanto alle radici degli alberi. In cucina sono considerati una prelibatezza e vengono utilizzati per aromatizzare una varietà di piatti, tra cui pasta, risotti, uova, formaggi e molto altro.
Castagne. La pianta Castanea sativa prende il nome da un’antica città della Tessaglia che sorgeva proprio al centro di vasti castagneti, e fu portata in Italia dai Romani. I suoi frutti, che prendono il nome di castagne, hanno una forma tondeggiante e appiattita. Il guscio esterno marrone, duro e ispido, protegge la parte interna, dal colore marrone-chiaro e dalla consistenza farinosa, che contiene il seme commestibile. Dal sapore dolce e leggermente nocciolato, le castagne forniscono una buona fonte di carboidrati complessi, fibre e minerali come il potassio, il magnesio e il ferro. Spesso arrostite o lessate e consumate come snack, sono anche un ottimo ingrediente di pietanze salate come la zuppa di patate, castagne e funghi.
Olive. Originarie dell'Asia Minore e della Siria, le olive sono il frutto dell’ulivo o olivo. Possono assumere forma e dimensione differenti a seconda della varietà. Tuttavia, sono generalmente tondeggianti o ovali, con un diametro di circa 1-3 centimetri. Presentano una polpa commestibile circondata da un guscio duro e spesso, il cui colore varia a seconda della maturità e della varietà delle olive. Quelle nere sono generalmente mature, mentre le verdi sono spesso più acerbe. Anche il sapore può variare notevolmente in base al grado di maturità e al processo di conservazione. Ricche di grassi sani e vitamine del gruppo B, le olive sono principalmente utilizzate per produrre olio d'oliva. In alternativa possono essere utilizzate per condire le pietanze come nell'insalata di patate colomba, cipolla rossa e olive nere.
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