Fin dai primi anni ’90, Romagnoli F.lli Spa ha orientato le proprie attività di ricerca e sviluppo allo scopo di interpretare l’evoluzione delle esigenze e dei gusti dei consumatori e, al contempo, rendere eco-compatibili le produzioni di filiera: garantire qualità, produttività, gusto e versatilità di impiego, nel rispetto dell’ambiente e della salute delle persone.
La funzione Ricerca e Sviluppo di Romagnoli F.lli Spa opera in tutte le fasi della filiera: dalla ricerca in campo delle più efficienti tecniche colturali che garantiscano produzioni di alta qualità con il minor impatto ambientale, a quelle di processo – in cui si testa il prodotto in post-raccolta per valutarne, mese dopo mese, dormienza e conservabilità – fino ad arrivare ai test sulle soluzioni per il confezionamento, al fine di trovare quelle più performanti in termini di sostenibilità ambientale, sicurezza alimentare e tutela del prodotto.
Fulcro dell’attività di Ricerca e Sviluppo dell’azienda è l’innovazione varietale della patata che porta avanti in stretta partnership con le principali aziende sementiere europee, realizzando ogni anno oltre 70 campi prova in tutti gli areali produttivi nazionali per testare nuove varietà e definirne i relativi modelli di coltivazione.
Questa attività, che prevede circa 2,4 Mln di nuovi incroci ogni anno, ha permesso di ottenere le varietà di patata oggi maggiormente coltivate ed apprezzate in Italia ed Europa.
L’azienda lavora guardando alla pataticoltura attraverso gli occhi degli agricoltori.
Per questo, le sue innovazioni vogliono contribuire a supportarli a produrre colture sane e di qualità, riducendo al minimo l’uso di preziose risorse naturali.
Il lavoro di selezione varietale non termina nella fase di pieno campo, ma per le varietà di patata più promettenti, l’azienda si avvale della collaborazione dell’Istituto per la Bio-Economia (IBE) del CNR di Bologna che con frequenza pianificata conduce test sensoriali sulle varietà selezionate che permettono di valutarne le caratteristiche organolettiche sulla base di parametri che sono stati studiati e definiti nel corso dei 10 anni di studio e collaborazione con la sezione Ricerca e Sviluppo Romagnoli F.lli.
Una nuova varietà di patata nasce dunque se risponde a tutti gli standard ricercati, dal campo alla tavola.
NUOVA GENERAZIONE VARIETALE DI PATATE
Il lavoro di ricerca e innovazione di Romagnoli F.lli Spa guarda al futuro della pataticoltura promuovendo la diffusione di tecniche di coltivazione sostenibili, che rispondano efficacemente a nuovi rischi connessi ai cambiamenti climatici, alle avversità causate da patogeni e, parallelamente, assicurino buone rese produttive alle aziende agricole e alta conservabilità del prodotto, in un’ottica di sostenibilità economica dell’intera filiera. Questo senza trascurare le caratteristiche organolettiche delle varietà, allo scopo di assicurare la massima soddisfazione al consumatore finale.
Partendo da questi presupposti, l’azienda ha dato vita al progetto italiano “Patate di Nuova Generazione”, con l’obiettivo di individuare e testare nuove varietà di patate da seme dotate di naturali tolleranze e resistenze ai principali fattori abiotici e biotici che agiscono sulla coltura.
Il fine è fornire alla filiera produttiva una innovativa gamma varietale in grado di adattarsi ai diversi areali pataticoli italiani e di contribuire allo sviluppo di un modello di filiera produttiva basato sulla riduzione degli interventi chimici per una produzione sostenibile e di qualità, in linea con gli obiettivi strategici del Green Deal europeo.
Il progetto coinvolge diversi partner, tra cui AGRICO, HZPC e l’Istituto per la Bio-Economia (IBE) del CNR di Bologna.
Questo progetto risponde alla crescente domanda di sostenibilità economica del settore produttivo e alle nuove esigenze dei consumatori, sempre più attenti alla qualità, salubrità e sostenibilità di ciò che si porta in tavola, promuovendo così un’alimentazione rispettosa dell’ambiente.
Tale impegno ha permesso all’Azienda di definire un protocollo di coltivazione certificato “Residuo Zero” il quale, grazie al connubio di varietà tolleranti e un disciplinare di difesa altamente restrittivo, consente di ottenere una produzione innovativa, priva di residui di fitofarmaci (residuo inferiore a 0,01 ppm – valore di rilevabilità analitica).
Per merito del successo di questa sperimentazione,
la Regione Emilia-Romagna nel 2020 ha conferito all’azienda Romagnoli F.lli la menzione speciale per il progetto "Patate Residuo Zero", nell'ambito della sesta edizione del Premio Innovatori Responsabili, iniziativa con cui sono valorizzati i progetti che contribuiscono all’attuazione dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
*Residuo di prodotti chimici ammessi per legge al di sotto dei limiti di quantificazione analitica (0,01 mg/Kg) e residui di sostanze fitosanitarie autorizzate all'impiego in agricoltura biologica, ai sensi dell'Allegato I del Reg. UE 2021/1165, nei limiti massimi del 50% del Residuo Massimo Ammesso.
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Premio Innovatori Responsabili 2020
Romagnoli F.lli
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