Promuovere educazione alimentare, offrire scelte salutari e sostenibili, coinvolgere i giovani per migliorare salute e benessere
La Generazione Z, nata tra la metà degli anni '90 e il 2010, sta ridefinendo il rapporto tra cibo e benessere. Con un'attenzione crescente verso la salute mentale e fisica, i ragazzi stanno abbracciando un approccio più consapevole all'alimentazione. Le scelte alimentari non riguardano più solo il gusto, ma anche il benessere personale e il rispetto per l'ambiente. Secondo una ricerca Ipsos per l’Osservatorio Cirfood Distric, i giovani della Gen Z preferiscono cibi italiani e semplici, con una forte attenzione alla sostenibilità. Mostrano una sensibilità crescente non solo per le tematiche sociali e ambientali, ma anche per il legame tra cibo ed educazione alimentare. Quest'ultima svolge un ruolo cruciale: comprendere l'importanza di una dieta equilibrata e il suo impatto sulla salute, soprattutto degli adolescenti, è sempre più un tema prioritario.
In Italia, circa 4 milioni di persone soffrono di disturbi alimentari, con un incremento del 30% durante la pandemia da COVID-19, soprattutto nella fascia più junior. Secondo l'Istituto Superiore di Sanità, il 90% dei casi riguarda individui di genere femminile rispetto al 10% maschile. Il 59% dei soggetti ha un'età compresa tra i 13 e i 25 anni, mentre il 6% ha meno di 12 anni. Questi casi sembrano essere correlati a un aumento dell'isolamento sociale, modifiche nella routine quotidiana, condotte fobico-ansiose legate alla paura del contagio e maggiore esposizione ai social media. Da una recente ricerca dell'Istituto Piepoli commissionata da Cso Italy, Assomela, Aci e Fruitimprese, emerge che il 47% dei ragazzi desidera migliorare la propria dieta alimentare. Ed è qui che entra in gioco l’ortofrutta considerata sana (per più del 70% dei giovani), adatta a tutti (più del 60%), ma non molto trendy (22%). Un giovane su due sceglie infatti di consumare frutta e verdura principalmente perché le trova gustose e benefiche per la salute, mentre le consuetudini familiari, i modelli di riferimento come testimonial, allenatori ed esperti, e l'ambiente scolastico hanno un ruolo significativo in questa scelta. (Fonte: My fruit.it)
Rispetto ai gusti e alle abitudini di consumo della Gen Z, molti player del settore agroalimentare devono tenere presente i nuovi trend e incontrare i nuovi interessi in materia di nutrizione. Romagnoli F.lli è fermamente convinta del legame indissolubile che intercorre tra una alimentazione sana e sostenibile, basata su prodotti ortofrutticoli di alta qualità e dal gusto eccellente, e il benessere delle persone. Le patate a pasta gialla èVita Residuo zero sono un esempio di questo connubio. Risultato di un lungo percorso di ricerca e sviluppo varietale e di protocolli agronomici sostenibili che prevedono l’utilizzo di prodotti fitosanitari che non residuano nella coltura, le patate èVita Residuo Zero sono coltivate nelle zone più vocate e da aziende agricole italiane impegnate nella sostenibilità ambientale.
Romagnoli crede anche nel valore aggiunto che può derivare da una comunicazione trasparente, chiara e accattivante: è importante evidenziare come l'ortofrutta incarna i valori e le caratteristiche ricercate dai consumatori in questo periodo: gusto, qualità, origine e sostenibilità ambientale.
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