Prosegue l’impegno dell’azienda bolognese per l’agricoltura sostenibile di qualità. Una nuova linea tecnica di coltivazione a lotta integrata volontaria che esclude il glifosate e altre molecole chimiche di sintesi (tra cui fosfiti, fenillamidi, QoI, strobilurine).
Questa l’ultima novità presentata da Romagnoli F.lli Spa, che a partire da questa campagna offrirà alle aziende agricole della filiera pataticola nuove linee guida.
Dopo il lancio del brand “Patata di Campo-Amica dell’ambiente”, che ha permesso di ridurre la quantità di acqua utilizzata nella coltivazione della patata, diminuendo in modo considerevole l’uso di concimi, antiparassitari ed emissioni di CO2, Romagnoli F.lli Spa continua a lavorare su nuovi progetti che si prefiggono l’obiettivo di fare agricoltura in modo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e delle persone. “Rendere eco-sostenibili le produzioni di filiera, intervenendo sia nella fase di ricerca di nuove varietà resistenti ai patogeni sia nelle fasi di coltivazione, lavorazione, stoccaggio e commercializzazione, è per noi un dovere. Un esercizio di responsabilità ambientale e sociale, per lasciare un futuro migliore a chi verrà dopo di noi” sottolinea Giulio Romagnoli, amministratore delegato Romagnoli F.lli Spa.
La sperimentazione in campo della nuova linea tecnica è stata portata avanti insieme al partner Legambiente Onlus, con la collaborazione del Dipartimento per l’Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (DIBAF) dell’Università della Tuscia, e con il controllo di processo affidato a CO.SE.P.A (Consorzio servizi per l’agricoltura, partner scientifico di Legambiente).
Romagnoli F.lli Spa, oltre a fornire alle imprese agricole tuberi da seme e servizi commerciali, lavora per trasferire nuove sensibilità e innovative tecniche colturali, grazie alla diffusione di linee guida in grado di garantire ottime produzioni quali-quantitative. Il tutto ponendo sempre l’etica e la sostenibilità al centro della propria attività e del suo impegno.