Per rimettersi in forma e riprendere la giusta alimentazione, ecco i nostri consigli su quale frutta e verdura comprare questo mese!
Corniola. Nonostante sia quasi dimenticata, la corniola è ancora diffusa in molte aree del nord-est Italia. Utilizzata fin dall'antichità, questo frutto ha radici profonde nella storia umana: Greci e Romani sfruttavano il legno del corniolo per costruire lance e frecce. La corniola è un piccolo frutto rosso, simile a una ciliegia allungata. Quando acerbo è molto aspro, ma diventa più dolce una volta maturo. Ricco di vitamina C, il frutto è anche una buona fonte di fibre e contiene minerali come ferro, potassio e calcio. Viene consumato fresco, ma è anche impiegato nella preparazione di marmellate, gelatine, succhi e sciroppi, oltre che nella produzione di liquori e vino di corniola.
Giuggiola. Dal nome scientifico Ziziphus, le sue origini risalgono all'Africa settentrionale e in Siria da dove si è diffusa verso la Cina e l'India. Il frutto ha una forma ovale o tondeggiante, simile a un'oliva o a un dattero. Inizialmente di colore verde, a maturazione diventa marrone-rossastro. Quando acerba, ha un sapore croccante e leggermente acidulo, ma una volta matura diventa dolce, con un gusto che richiama una combinazione di mela e dattero. Ricca di vitamina C e A, la giuggiola contiene anche fibre e minerali come calcio e fosforo. Può essere consumata fresca o essiccata ed è utilizzata per la preparazione di confetture, gelatine e sciroppi. A maturazione, viene impiegata anche nella produzione di liquori tradizionali, come il famoso brodo di giuggiole.
Mango. Coltivato in diverse zone del mondo, tra cui India, Messico e Brasile, il mango è spesso definito "il re dei frutti esotici" per la sua importanza culturale nelle aree tropicali. Negli ultimi 4.000 anni, il mango, dopo essere stato esportato in Africa, è stato poi diffuso globalmente dai portoghesi nel XVII secolo. Dalla forma ovale o a cuore, presenta una buccia che varia dal verde al giallo, arancione o rosso, a seconda del grado di maturazione. La polpa gialla interna è morbida, succosa e dolce, con una consistenza che può variare da fibrosa a vellutata. Al centro del frutto si trova un grande seme piatto e liscio. Ricco di vitamina C, contiene anche fibre e minerali come potassio e magnesio. Può essere consumato fresco o utilizzato per preparare succhi, frullati e salse, come il chutney di mango.
Rabarbaro. Originario della Cina e del Tibet, il rabarbaro è coltivato anche in Europa. La pianta presenta coste rossastre e foglie verdi ondulate. Le parti più adatte al consumo sono gli steli che hanno un sapore acidulo e leggermente astringente, con note di aspro che li rendono ideali per dolci e dessert. L'aroma è fresco e vegetale, con accenni di agrumi e acidità. Ricco di fibre, il rabarbaro è anche una buona fonte di vitamina K e apporta minerali come potassio, calcio e magnesio. Il rabarbaro è spesso utilizzato in torte, crumble, e confetture grazie al suo sapore acidulo che si sposa bene con zucchero e altri frutti.
Scalogno. Originario dell'Asia centrale, lo scalogno si è diffuso in India e verso il Mediterraneo orientale. Il nome scientifico ascalonicum deriva dall'antico porto mediterraneo di Ascalona, situato nell'odierna Israele. Presenta una forma allungata, simile a quella della cipolla, ma più piccola e ovale. La pelle esterna può variare dal rosa al rosso, mentre la polpa interna è bianca o leggermente rosa. Rispetto alla cipolla comune, lo scalogno ha un sapore più dolce e meno pungente e un aroma dolce e fragrante. Ricco di vitamine del gruppo B, come la B6, e di antiossidanti, lo scalogno è ideale come base per soffritti, salse e stufati. È anche perfetto per insalate e condimenti come nel Vegburger con patate Constance.
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