Sabato 28 marzo alle 20.30 preparatevi per una cena a lume di candela!
Torna l’Earth Hour (Ora della Terra), la grande mobilitazione globale organizzata dal WWF che, partendo dal gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora, unisce cittadini, istituzioni e imprese in una comune volontà di costruire un futuro sostenibile e vincere le sfide poste dal cambiamento climatico.
Un appuntamento che invita, attraverso un’azione semplice, a riflettere e rivedere le proprie abitudini quotidiane con l’obiettivo di fare la propria parte per tutelare il pianeta. In aggiunta ad alcuni suggerimenti per salvaguardare l’ambiente in cucina e ridurre il consumo di energia degli elettrodomestici, ecco alcune buone abitudini alimentari che possono incidere positivamente sulla difesa della natura.
Meno carne, più verdure. La produzione di carne e derivati ha un impatto maggiore sull’ambiente rispetto alla coltivazione di frutta e verdura. Per questa ragione la dieta mediterranea, che prevede un elevato consumo di legumi, frutta, verdura, cereali e altri alimenti vegetali, è considerata tra quelle più sostenibili.
Più prodotti di stagione. Frutta e verdura acquistate fuori stagione provengono spesso da Paesi lontani. Preferite prodotti stagionali il cui trasporto ha un impatto inferiore sull’ambiente. Leggete bene l’etichetta per verificare il luogo d’origine di ciò che comprate (scoprite la frutta e la verdura della primavera).
Agricoltura, sostenibile è meglio. Preferite l’ortofrutta coltivata con tecniche agricole rispettose delle risorse naturali. Porterete a tavola prodotti sani e a minor impatto ambientale (scoprite Patata di campo-Amica dell’Ambiente e Patate èVita Residuo Zero).
Attenzione agli imballaggi. Gran parte dei rifiuti domestici è costituita dagli imballaggi degli alimenti. Preferite prodotti sfusi, confezionati in packaging ecosostenibili e riciclabili, l’ambiente ringrazierà.
Al bando gli sprechi. Comprare solo ciò che serve è la prima regola per ridurre lo spreco di cibo. In secondo luogo, cercare di riutilizzare gli scarti alimentari. Per esempio, sapevate che la buccia delle patate, che normalmente finisce nella pattumiera, può diventare l’ingrediente di tante ricette? Scoprite quali.