Ridurre la quantità di acqua utilizzata in agricoltura, diminuendo in modo considerevole l’uso dei concimi e degli antiparassitari, e diminuire le emissioni di CO2: questi gli asset alla base della collaborazione tra Romagnoli F.lli Spa e Legambiente, che hanno dato origine alla prima filiera orticola di patate di alta qualità coltivate con sistemi irrigui a ridotto utilizzo di acqua.
“I cambiamenti climatici già in atto spingono a cercare con urgenza soluzioni in grado di far fronte alle dinamiche che si prefigurano – commenta Giulio Romagnoli, amministratore delegato Romagnoli F.lli Spa –. Nel mondo 4 persone su 10 non hanno acqua a sufficienza e si va verso un incremento della domanda idrica complessiva, sia agricola sia civile, a fronte di una riduzione della disponibilità idrica totale. In tale scenario, operare in termini di sostenibilità significa impegnarsi concretamente nell’implementazione di innovazioni in grado di impiegare in maniera efficiente le risorse idriche e ridurre la produzione di CO2. È un atto di responsabilità verso il pianeta che non può più essere rimandato”.
Una sperimentazione avviata nel 2014, che ha messo in luce come l’irrigazione a bassa pressione e ad alta efficienza risulti premiante sia in termini di produzione sia relativamente al consumo di gasolio (emissioni di CO2). In particolare, è quella ad alta efficienza a garantire i migliori risultati.
Dopo l’avvio della sperimentazione, Romagnoli F.lli Spa ha coinvolto nel progetto alcune delle migliori aziende agricole della provincia di Bologna impegnando circa 200 ettari e producendo circa 85.000 quintali di patate, riducendo del 25% i consumi idrici necessari alla coltivazione. Un metodo che ha, inoltre, consentito di migliorare la resa produttiva, grazie a un minore scarto di produzione e a una pezzatura (calibro) più uniforme.
Il risultato è “Patata di Campo-Amica dell’Ambiente” che sarà disponibile nel canale della grande distribuzione a partire dalla prima decade di luglio.