L’azienda pataticola è impegnata a proteggere i sistemi naturali e la biodiversità del territorio, utilizzando in modo sostenibile le risorse naturali comuni.
Oggi è la Giornata Mondiale della Biodiversità, una ricorrenza annuale istituita dalle Nazioni Unite nel 2000 e proclamata per il 22 maggio con l’obiettivo di aumentare la comprensione e la consapevolezza dei problemi legati alla biodiversità. La data scelta ricorda l’adozione del testo della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD) introdotta a Nairobi, Kenya, il 22 maggio 1992 e firmata a Rio de Janeiro il 5 giugno 1992. Con biodiversità si intende la diversità e la variabilità biologica di tutte le forme di vita presenti sulla Terra: piante, animali e microrganismi, e tutti i complessi ecosistemi che essi costituiscono. Più specie significa più ricchezza, ad oggi sono state registrate circa 1,7 milioni di specie di animali, piante e funghi, ma è probabile che ce ne siano 8-9 milioni e forse fino a 100 milioni. L’azione umana sta però mettendo in seria crisi questo scenario. Secondo quanto riportato nelle Liste Rosse nazionali della flora realizzate dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), l’89% degli habitat di interesse comunitario che si trovano in Italia è in uno stato di conservazione che viene definito sfavorevole, mentre il 68% degli ecosistemi è in pericolo.
La salvaguardia dell’ambiente e la tutela della natura sono pilastri fondamentali della politica di Romagnoli F.lli. L’azienda è infatti impegnata nella protezione dei sistemi naturali e della biodiversità del territorio, utilizzando in modo sostenibile le risorse naturali comuni. Nel 2021, grazie a un’analisi sul posizionamento di tutte le sedi rispetto ad aree naturali protette o ad elevato valore di diversità e variabilità biologica, Romagnoli ha ridotto i possibili impatti ambientali. L’analisi condotta ha anche mostrato che nessuna delle sedi aziendali è collocata in prossimità di aree naturali protette e/o ad alto valore di biodiversità. Inoltre, Romagnoli si impegna a valorizzare il territorio in cui sorgono i suoi stabilimenti, valorizzando la vegetazione spontanea (piante e fiori autoctoni) presente nelle aree verdi circostanti.
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