Sono amate in tutto il mondo e a tutte le età, ma chi le ha inventate?
A contendersi la paternità delle patate fritte sono ben tre Paesi: Belgio, Francia e Stati Uniti. Secondo questi ultimi le prove della loro origine sono in un manoscritto del 1781, redatto dai pescatori valloni (popolazione che vive a Sud del Belgio).
Sembra, infatti, che nei mesi più caldi i pescatori fossero soliti friggere i pesci del fiume Mosa, che d’inverno – quando il fiume gelava – venivano sostituiti con le patate tagliate a forma di bastoncino e fritte in olio bollente. Si deve ai belgi l’invenzione della tecnica della doppia frittura, che le rende più croccanti e saporite.
Anche i francesi rivendicano la paternità del piatto, affermando che le frites siano state preparate per la prima volta sul Pont Neuf a Parigi poco prima della Rivoluzione, vendute dagli ambulanti insieme alle castagne e alle polpette di patate.
Di opinione diversa sono invece gli statunitensi, per i quali le chips sono state inventate nel 1853 da Geogre Crum, chef di origine indiana di un ristorante newyorkese, in risposta alle lamentele di un cliente insoddisfatto per aver ricevuto delle patate tagliate troppo spesse. Lo chef reagì servendo all’avventore delle patate tagliate molto sottilmente e fritte – anziché rosolate – convinto di fargli un dispetto, ma, contro ogni aspettativa, il cliente le trovò deliziose. Come dargli torto?