Valide alleate nella preparazione di tante gustose ricette, le patate sono un alimento molto interessante anche dal punto di vista nutrizionale. Una delle teorie più chiacchierate è che mangiare patate crude faccia male. Scopriamo di più.
Le patate sono ricche di proprietà nutritive e povere di grassi. 100 grammi di patate crude contengono: 80 kcal, 0,10 g di grassi, 15,9 g di carboidrati, 2,5 g di fibre e 1,89 g di proteine (fonte: Humanitas). Tra i nutrienti anche vitamina C, vitamine del gruppo E, antiossidanti, folati, potassio, magnesio e minerali.
Oltre alle sopracitate proprietà nutritive, le patate contegono anche solanina, un alcaloide glicosidico tossico. La quantità di questo elemento varia a seconda del livello di maturazione del tubero, più questo sarà avanzato più ne troveremo al suo interno. Questa è la ragione principale per cui le patate non vanno consumate in presenza di germogli, alterazioni di colore o texture sulla superficie.
L’aumento di sostanze come la solanina (o la caconina) può essere contrastato in primo luogo conservando correttamente le patate. Queste, infatti, richiedono un luogo fresco, buio e asciutto, a tal fine è importante prevenire l’umidità utilizzando confezioni traspiranti.
Sostanze come la solanina – che se assunte in quantità elevate sono potenzialmente dannose per la salute – vengono, inoltre, parzialmente distrutte mediante cottura ad alte temperature (minimo 170°) (fonte: Humanitas).
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