Forse perché emblema della semplicità della vita quotidiana, forse per il fascino della scoperta, poiché crescono sotto terra e una volta pulite svelano il loro biancore.
Le patate hanno da sempre incuriosito molti pittori, che hanno scelto per questo di rappresentarle nelle loro opere. Scopriamone alcuni.
Arcimboldo
Nato a Milano nel 1526, Giuseppe Arcimboldo è stato un pittore italiano noto soprattutto per le "Teste Composte”, ritratti realizzati accostando cibi o oggetti dello stesso genere (come ortaggi, fiori, ecc.). In particolare, nell’opera Autunno, realizzata nella seconda metà del XVI secolo, l’autore raffigura una patata nel collo del soggetto rappresentato: con tutta probabilità, si tratta della prima patata nel mondo della storia dell’arte.
Houbraken
Alla fine del XVII secolo, è la volta delle nature morte, di carattere soprattutto vegetale, del pittore italiano Nicola van Houbraken, che raffigurò le patate in Cesta con ortaggi e germani morti, oggi conservato nel Museo della Natura Morta di Poggio a Caiano (PO).
Van Gogh
Nella seconda metà del XIX secolo, a dare ampio spazio alla rappresentazione delle patate all’interno della vita quotidiana fu Vincent Van Gogh. Se in Contadini che seminano patate mise al centro il lavoro nei campi, ne I Mangiatori di patate, tra le sue opere più note, rappresentò l’autenticità della vita, la sacralità della famiglia e del lavoro agricolo attraverso la scena di sei contadini seduti attorno a un tavolo che consumano una cena a base di patate. Sempre di Van Gogh le opere Contadine che raccolgono patate (1885), Natura morta con cesto e patate (1885) Natura morta con patate e tegame (1885) e Piatto di portata con patate (1888).
Beutener
Passano i secoli, ma non la passione del mondo dell’arte per le patate… Nel 1969 tocca all’olandese Jan Beutener, che raffigurò il tubero in maniera iperrealistica nell’opera Aardappels, in risposta al quesito che si era posto: “Come dipingere una ordinaria patata in modo che superi la realtà?”.
Röehrs
Arriviamo agli ultimi anni con le illustrazioni dell'americana Gretchen Röehrs, solita rappresentare le figure femminili presenti nei propri bozzetti utilizzando frutta, verdura e altri cibi e oggetti di uso quotidiano. Così, le patate diventano comode sedie, la zucca si trasforma in un vestito pomposo e i funghi in una gonna a balze.
Le patate hanno appassionato molti artisti del passato e continuano a esercitare il loro fascino anche nell’arte contemporanea, nella quale si trovano innumerevoli esempi di opere che mettono al centro il tubero commestibile più diffuso al mondo.