Le api sono le più famose, ma gli insetti impollinatori sono molti e sempre più in pericolo. Senza di loro biodiversità e agricoltura cesserebbero di esistere. Ecco come e perché dobbiamo proteggerli.
Gli insetti sono creature decisamente poco popolari e il loro ruolo in natura è stato, ed è tutt’ora, da molti sottovalutato. Eppure gli insetti impollinatori o ‘pronubi’, in particolare, sono tanto piccoli quanto indispensabili. I ‘pronubi’, letteralmente ‘che favoriscono le unioni amorose’, si nutrono del nettare presente nei fiori e, nel loro viaggio da una pianta all’altra, trasportano il polline necessario alla fecondazione e riproduzione delle specie vegetali. È questo rapporto complementare tra insetti e piante che ci permette di preservare la biodiversità e di portare sulle nostre tavole i suoi frutti, di beneficiare della varietà dei paesaggi e di preservare le tradizioni culinarie dei luoghi. Gli imenotteri, ad esempio, categoria a cui appartengono api, vespe e bombi, sono responsabili della riproduzione di moltissimi alberi da frutto. Se un anello di questa catena si spezzasse, le conseguenze per l’agricoltura, per l’ambiente e per l’uomo sarebbero gravissime. Una delle principali minacce per gli insetti impollinatori è rappresentata dall’inquinamento dell’aria. Basti pensare, ad esempio, che le api non sono più in grado di percepire l’odore di fiori distanti oltre i 300 metri. Altri agenti inquinanti, come pesticidi e sostanze chimiche, mettono a repentaglio la loro salute e interferiscono con la loro attività. L’agricoltura può fare la propria parte per tutelare tali specie, con investimenti in ricerca e sviluppo che consentano di adottare metodi di coltivazione più rispettosi dell’ambiente, in linea con la strategia “Farm to Fork”, parte cruciale del Green Deal Europeo. Una strategia pensata per costruire un sistema alimentare più equo, sano e rispettoso dell’ambiente, orientata alla sostenibilità della filiera agroalimentare. Lo stesso approccio alla base degli investimenti in ricerca e sviluppo di Romagnoli F.lli, che hanno consentito all’azienda di ottenere varietà di patate naturalmente resistenti ai principali agenti patogeni, in un’ottica di sostenibilità per l’intera filiera pataticola. In questo senso, l’azienda è impegnata nell’accompagnare le aziende agricole che fanno parte della propria filiera nell’adozione di modelli produttivi sostenibili, capaci di ridurre l’impiego di fitofarmaci di sintesi e di rame, e nel supportarle nel recepimento delle normative europee, sempre più stringenti nell’ambito dei presìdi fitosanitari, attraverso il sostegno costante offerto dal proprio servizio tecnico agronomico. Ma ciascuno di noi, nel proprio piccolo, può fare la propria parte nella salvaguardia di questi preziosi insetti, evitando ad esempio l’uso di pesticidi e piantando nei propri giardini e balconi piante con nettare.