Il 4 ottobre - nel giorno in cui si celebra San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia e santo protettore degli animali - si festeggia il World Animal Day (Giornata Mondiale degli Animali).
Organizzata per la prima volta nel 1925 per volontà dello scrittore ed editore tedesco Heinrich Zimmermann, la ricorrenza ha l’obiettivo di sensibilizzare le persone sull’importanza di difendere le specie in via d’estinzione e di tutelare i diritti e la salute degli animali.
In questa giornata, scopriamo alcune delle specie animali considerate alleate degli agricoltori e della salute dell’orto.
Api e coleotteri. Api, coleotteri, bombi e altri insetti impollinatori sono indispensabili per le colture alimentari. Dalla loro incessante attività di impollinazione dipende la disponibilità di tanti prodotti ortofrutticoli e, più in generale, l’esistenza di numerose varietà vegetali.
Oche. Lasciate libere di pascolare nei campi, le oche – alcune razze in particolare – si nutrono delle erbe infestanti, concimano e fertilizzano il terreno. Sono delle vere e proprie falciatrici naturali che permettono agli agricoltori di risparmiare tempo e fatica.
Rane e rospi. La loro attività consente di ridurre l’utilizzo di insetticidi chimici. Cibandosi di insetti nocivi per le colture, infatti, i rospi e le rane aiutano i coltivatori a tenere sotto controllo le colonie di parassiti.
Lombrichi. Nutrendosi del materiale organico presente nel terreno, i lombrichi producono l’humus, concime naturale che fornisce alle piante preziose sostanze nutritive. In un appezzamento di un ettaro mediamente colonizzato, i lombrichi possono produrre fino a 100 tonnellate di humus all’anno.
Centopiedi. Spesso confusi con i millepiedi - dai quali si differenziano sia per il numero di zampe, sia perché sono innocui per le piante - i centopiedi si nutrono di insetti parassiti. Per questo motivo, sono molto utili ai contadini.
Image by Bianca Marolla from Pexels