Siamo abituati ad alimentare le piccole apparecchiature elettroniche che utilizziamo quotidianamente con batterie al nickel e pile alcaline… ma forse non tutti sanno che anche le patate possono produrre elettricità.
Batterie e pile che utilizzate abitualmente, infatti, sfruttano il modello della pila di Volta, secondo il quale due elementi metallici detti “elettrodi” entrano in contatto grazie a un liquido “elettrolita”, nel quale sono contenute le cariche che generano la corrente elettrica. Gli elettrodi sono collegati tra loro mediante un filo conduttore. Alcuni vegetali, tra cui il limone, le banane e le patate, appunto, possono fungere da soluzione elettrolitica e generare energia elettrica sufficiente ad alimentare un piccolo orologio digitale per alcuni minuti.
Per cimentarvi con questo piccolo esperimento vi occorrono:
- Due patate
- Due fili di rame
- Due chiodi galvanizzati
- Tre cavetti a coccodrillo
- Un orologio digitale a basso voltaggio
Inserite un chiodo nell’estremità della patata e un filo di rame nell’altra estremità, evitando che si tocchino. Fate lo stesso con la seconda patata. Usando i cavetti a coccodrillo, collegate il cavo di rame di una patata con il polo positivo dell’orologio (dove di solito si inserisce la batteria). Con un secondo cavetto unite il chiodo inserito nella seconda patata con il polo negativo dell’orologio. A questo punto, per avviare l’orologio, con il terzo cavetto dovete solo unire il chiodo della prima patata al cavo di rame della seconda.