I consumatori italiani sono sempre più attenti all’impatto ambientale delle proprie scelte alimentari e sono propensi a cambiare le proprie abitudini di acquisto nell’ottica di scegliere prodotti realizzati nel rispetto dell’ambiente.
È quanto emerge da un’indagine condotta con il coordinamento del Beuc (Bureau Européen des Unions De Consommateurs, rete che rappresenta gli interessi dei consumatori) in 11 Paesi dell’Unione Europea e realizzata in Italia da Altroconsumo. Nella scelta degli alimenti da portare a tavola, il 76% dei consumatori dichiara di prestare attenzione all’impatto ambientale, il 68% afferma di essere disposto a cambiare le proprie abitudini a favore di comportamenti più sostenibili. In particolare, più della metà degli italiani (55%) comprerebbe più verdura e prodotti a base vegetale, mentre due terzi dei consumatori sarebbero pronti ad acquistare solo frutta e verdura di stagione. Una scelta, quest’ultima, che da un lato garantisce il consumo di cibi più gustosi, dall’altro riduce i rischi connessi all’impatto ambientale dei trasporti, dal momento che gli alimenti acquistati fuori stagione provengono spesso da Paesi lontani.
Le intenzioni sono apprezzabili, ma la strada per passare dai buoni propositi alla loro attuazione è ancora lunga. Ad esempio, relativamente al consumo di carne rossa – la cui produzione impatta notevolmente sul Pianeta – dalla ricerca emerge che il 7% dei consumatori ha smesso di mangiarla, il 45% ne ha ridotto il consumo e il 21% non ha intenzione di farlo. Per i rispondenti all’indagine, il costo generalmente più elevato (44%), l’insufficienza di indicazioni chiare sui metodi di produzione (41%) e la mancanza di informazioni sul tema (39%) rappresentano i principali ostacoli all’acquisto di prodotti sostenibili.