Ricerca, sperimentazione, innovazione sostenibile per la filiera pataticola nazionale. Questi i temi al centro dell’incontro promosso da Romagnoli F.lli Spa nella prima giornata di Macfrut 2021.
La tavola rotonda ha visto la partecipazione di Gabriele Chilosi, Professore Università degli Studi della Tuscia - Laboratorio di Protezione delle piante, Silvia Rita Stazi, Professoressa Università degli Studi di Ferrara - Laboratorio Terra & Acqua Tech, Luisa Pasti, Professoressa Università degli Studi di Ferrara - Laboratorio Terra & Acqua Tech, Guglielmo Donadello, Legambiente, Matteo Todeschini, Imprenditore agricolo, e di Giulio Romagnoli, Amministratore delegato Romagnoli F.lli Spa.
La salvaguardia ambientale è un tema di interesse cruciale per i cittadini, aziende e istituzioni. Lo è perché gli effetti del cambiamento climatico sono sotto gli occhi di tutti con delle implicazioni importanti anche sulle scelte di acquisto e sui modelli di consumo. A livello mondiale, una persona su cinque ha smesso di acquistare determinati prodotti e/o servizi a causa del loro impatto negativo sull’ambiente o sulla società. In Italia, i consumatori cosiddetti Eco Active, cioè fortemente ingaggiati sulle tematiche ambientali, che si sentono responsabili in prima persona per l’ambiente e stanno modificando i propri comportamenti di acquisto, sono il 23% del totale. Si prevede che, a livello mondiale, entro il 2025 questo segmento di consumatori costituirà il 40% del totale (fonte: Gfk, ricerca #WhoCaresWhoDoes).
“Il settore primario è chiamato a svolgere un ruolo attivo nel cambiamento che deve portare a sviluppare e diffondere modelli di produzione e filiere sostenibili, e la pataticoltura non fa eccezione - commenta Giulio Romagnoli, amministratore delegato Romagnoli F.lli Spa. Occorre produrre di più e meglio, tutelare le risorse naturali, acqua e suolo in primis, e la biodiversità, assicurando al contempo la sostenibilità economica di tutti i soggetti coinvolti nella filiera. La nostra azienda è impegnata nel raggiungimento di questi obiettivi ambiziosi attraverso l’innovazione varietale, lo sviluppo di tecniche colturali e d’irrigazione più efficienti e la loro diffusione lungo l’intera filiera pataticola a partire dal campo, attraverso un costante affiancamento ai produttori”.
Da questa visione e con questi obiettivi sono nati diversi progetti di pataticoltura sostenibile che, dopo una fase sperimentale, sono stati efficacemente trasferiti in tutti gli areali della Penisola. Innovazioni sostenibili che si pongono come modelli da cui l’intera filiera può trarre vantaggio, compresi naturalmente consumatori e distribuzione, a patto di riconoscere il giusto valore agli attori coinvolti, aziende agricole per prime.
Tra questi, i progetti Patata di Campo-Amica dell’ambiente e Patate Residuo Zero. Il primo, risultato della collaborazione tra Romagnoli F.lli Spa e Legambiente per l’Agricoltura Italiana di Qualità, ha consentito di ottenere una filiera di patate di alta qualità coltivate con sistemi irrigui a bassa pressione e ad alta efficienza, capaci di ridurre del -30% i consumi idrici, di moderare i consumi di energia necessaria alle irrigazioni e di limitare l’impiego di sostanze chimiche di sintesi.
Il secondo, condotto con la guida scientifica del Dipartimento per l’Innovazione nei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (Dibaf) dell’Università della Tuscia e insieme a Legambiente, partendo da una nuova generazione di varietà di patate resistente alla Peronospora, principale malattia fungina che colpisce la coltura, ha permesso di ottenere un prodotto finale privo di residui di fitofarmaci e coltivato con pratiche agricole codificate e ripetibili in tutti gli areali italiani. Al progetto Patate Residuo Zero di Romagnoli F.lli è stata conferita la menzione speciale nell'ambito della sesta edizione del Premio Innovatori Responsabili, iniziativa della Regione Emilia-Romagna con cui sono valorizzati i progetti che contribuiscono all’attuazione dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.