Lo apprezziamo ad esempio perché ci dona refrigerio nelle afose giornate estive, perché fa asciugare prima il bucato o per l’energia, cosiddetta rinnovabile, che produce alimentando gli impianti eolici.
Stiamo parlando del vento, in onore del quale il 15 giugno si celebra il Global Wind Day (Giornata Mondiale del Vento), ricorrenza dedicata all’energia eolica. Cogliamo tale occasione per soffermarci sull’importanza di questo elemento naturale in agricoltura.
La sua capacità di trasportare pollini e spore e di facilitare lo spostamento degli insetti impollinatori, lo rende un prezioso alleato dell’impollinazione, processo indispensabile per la riproduzione delle piante, alla base del mantenimento della biodiversità, della sopravvivenza di numerose specie e della possibilità di produrre molti degli alimenti che portiamo in tavola. Il vento rappresenta, inoltre, una protezione naturale contro alcuni parassiti che colpiscono le piante. Esso favorisce anche lo spostamento delle particelle di acqua presenti nell’aria, che – depositandosi su foglie e terreno – contribuiscono alla rigogliosità vegetativa.
Ma se per certi versi il vento è amico dell’agricoltura, per altri può rappresentare una minaccia. Così come può trasportare i pollini, esso può veicolare anche le spore di malattie fungine e contribuire a infettare piante sane. Oltre agli impollinatori, muove anche insetti infestanti, che rischiano di mettere in pericolo le coltivazioni. Se particolarmente forte, inoltre, il vento è capace di spezzare i rami degli alberi e di sradicarli dalla radice, provocando gravi danni al raccolto. Danni che, grazie a una regolare potatura e all’utilizzo di pannelli frangivento possono essere almeno in parte prevenuti e ridotti.