Buone, versatili e salutari… ma attenzione ai germogli! Scopriamo insieme perché è bene evitare di consumare le patate germogliate e alcuni trucchi per conservare la nostra scorta al meglio.
Perché non mangiare le patate germogliate?
Le patate, come altre solanacee, contengono solanina, un alcaloide glicosidico tossico prodotto dalle piante per difendersi da funghi e insetti. Quando vengono consumate al loro stato ideale di conservazione, la quantità di solanina assunta non rappresenta un problema per la salute. Se le patate germogliano, diventano verdi o avvizziscono, la concentrazione di questa sostanza aumenta ed è bene evitarne il consumo. Esistono alcuni accorgimenti per preservare i tuberi in modo ottimale e più a lungo.
Come conservare le patate?
Umidità, luce e fonti di calore costituiscono i principali nemici delle patate. Per conservarle occorre quindi riporle in un luogo fresco, buio e asciutto, optando per l’utilizzo di sacchetti che favoriscono la traspirazione, privi di chiusure ermetiche, come quelli di carta scura o juta. La temperatura non dovrebbe superare i 10°, ma anche il frigorifero può costituire un rischio, poiché il freddo è in grado di alterare sapore e colore delle nostre patate. Il luogo più idoneo potrebbe essere la cantina, a patto che non sia umida. Tra le accortezze da tenere a mente per una buona conservazione, inoltre, una inerente alla ‘compagnia’ con cui si troveranno adagiati i nostri tuberi: alcuni tipi di frutta, come mele, pere e banane, emettono etilene, un gas che accelera il processo di maturazione e che potrebbe causarne il germogliamento precoce. Si raccomanda dunque di non tenere in contatto, o comunque in prossimità, frutta e patate.
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