E’ proprio vero, delle patate non si butta niente. Persino l’acqua di cottura può essere impiegata in diversi modi, eccone alcuni.
Adottare modelli di produzione e consumo più sostenibili, mirati a estendere il ciclo di vita dei prodotti, riducendo gli sprechi, è importantissimo, in particolare per contrastare il fenomeno del food waste. In virtù della sua lunga storia, che affonda le radici all’epoca della civiltà Inca, e delle molteplici modalità di consumo, la patata viene spesso considerata come uno fra gli alimenti più versatili e (ri)utilizzati. La sua acqua di cottura, ad esempio, può essere un valido alleato in cucina e persino nella cura della casa, rendendo così questo tubero un vero e proprio esempio di economia circolare. Ecco 4 modi per impiegarla.
Addensare salse e brodi. L’amido delle patate, rilasciato in cottura, rende la loro acqua un potente addensante naturale, perfetto per salse, brodi e sughi che otterranno così una consistenza più densa. Da non sottovalutare, poi, il fatto che l'acqua di cottura delle patate è un addensante gluten free, ideale per preparare prodotti da forno adatti a chi soffre di celiachia o intolleranza al glutine.
Lievitati più morbidi. L’amido rilasciato rende l’acqua di cottura delle patate più densa e, a tratti, collosa: per questo motivo, può essere utilizzata al posto della semplice acqua tiepida per impastare pane, pizza e lievitati, ottenendo così un composto più morbido e facilmente lavorabile.
Annaffiare le piante. La presenza dell'amido e dei sali minerali rende l'acqua di cottura delle patate un ottimo fertilizzante naturale per le piante in casa o in giardino.
Sgrassare le stoviglie. Prima di ricorrere a detersivo e spugnetta, il risciacquo con l’acqua di cottura delle patate aiuta a sgrassare i piatti, rendendo più semplice il lavaggio.
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